1a attivita'

Lo strano caso dei calzini turchesi
Avrò avuto circa dieci anni quando davanti a un bar 1................. da una signora distinta, con pelliccia, che mi aveva detto : "Scusa giovanotto, mi sono fatta male a una mano e non posso scrivere una lettera urgente. Me la scriveresti tu? Ti darò un lira". Da generoso balilla avevo risposto che le avrei reso quel servizio ma gratis, e la signora aveva insistito perché 2.................. almeno un gelato. Quindi aveva iniziato a dettare. Il tenore della lettera era molto strano e a metà dettatura avevo cominciato a subodorare del marcio, ma non potevo più fermarmi. Quando ho raccontato il fatto a casa, mia madre è impallidita e ha esclamato: "Mio Dio, ti hanno fatto scrivere una lettera anonima!" e quel grido minacciava terribili sventure giudiziarie per me e per la famiglia tutta.
Ho cercato di calmare la mamma dicendole che, in fin dei conti, quella lettera non sembrava gran che criminale, perché diceva un gran bene della persona che denunciava. Ecco il fatto. La lettera 3...................... a un certo signor X (che tra l'altro avevo individuato perché era un noto commerciante della città con tanto di insegna sulla via principale) e la scrivente gli diceva di sapere che egli stava per chiedere in matrimonio la signorina Y. Ma (fatto singolare per una lettera anonima) il messaggio continuava 4..................... che della signorina Y non si poteva dire niente di male, che anzi era di famiglia, oltre che rispettabile, danarosa, e che era simpaticamente nota in città.
Sin da allora, pur essendo poco più che bambino, ma già lettore di romanzi gialli e affini, sapevo perché si scrivesse una lettera anonima: per denunciare le malefatte di qualcuno, non per parlarne bene. Se pure la mia signora in pelliccia fosse stata la madre o la zia della signorina Y, di cui 5................... favorire le nozze, come poteva pensare che il signor X avrebbe preso sul serio una denuncia anonima delle virtù della sua futura sposa?
E però, crescendo in età e saggezza, mi sono reso conto che la manovra della misteriosa signora in pelliccia non era priva di una sua logica, ovviamente perversa. Se ti arriva una lettera anonima dove si parla di una certa persona, per poco che di quella persona ti si dica, la si avvolge immediatamente in un'aura di sospetto. Che cosa voleva dire che la signorina Y era simpaticamente nota in città? A quali occulte fonti di guadagno si alludeva informando che la sua famiglia era danarosa?
Ho così capito che quando un evento, o una serie di dati, in sé banalissimi e inoffensivi, 6...................... 'come se' fossero una denuncia, tutti avvertiamo il messaggio come una denuncia. Una denuncia oscura, certo, dai confini sfumati, ma perché altrimenti l'ignoto scrivente 7...................... di farci sapere quelle cose se fossero state inoffensive?
Detta in breve, se io fossi stato lo stimato commerciante signor X 8................. alla mia richiesta di matrimonio, per non rischiare di mettermi in casa (e ancor peggio, nel letto) una persona di cui si stava già parlando sin troppo. La signorina Y era troppo chiacchierata.
Ora ci sono certamente accuse, anonime o meno, che puntano su un crimine manifesto (il tale è pedofilo, ha rubato denaro pubblico, va a letto con vostra moglie o vostro marito, è legato a Osama); sono le più praticate ma, vorrei dire, le più ingenue, perché basta un piccolo particolare a mostrarne eventualmente la falsità e a renderle inoffensive. Ma le più pericolose sono quelle che non accusano di nulla e lasciano tutto l'onore del sospetto al destinatario. Esse non sono impugnabili. Ma sono pericolose.


precisare, raccontare, avvicinare, volere, rinunciare, preoccuparsi, indirizzare, prendere

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